La musica nasce al ritmo dei passi

Maria Grazia Luise è una Missionaria Secolare Scalabriniana di origini piacentine. Fa parte del primo gruppo di giovani donne con il quale è incominciato il cammino del nostro Istituto Secolare sorto nel 1961. Laureata in Filosofia e Pedagogia all’Università Cattolica di Milano, ha continuato la sua formazione lungo tutta la vita, mettendola a servizio di tanti migranti, giovani e delle stesse missionarie. Il suo nome si trova in diverse pubblicazioni, ma anche a firma di disegni, quadri, scenari. Non tutti sanno però che Maria Grazia ha anche composto numerose canzoni. A questo proposito le abbiamo rivolto alcune domande.

Come e quando hai iniziato a comporre canzoni?

Le canzoni nascono sempre da un ritmo: il ritmo dei passi di un cammino, il battito del cuore che accelera per un’emozione, il fragore delle onde che si abbattono sugli scogli, il soffio di una brezza leggera che mi raggiunge dentro. Un cuore innamorato, che contempla la bellezza, batte più forte.

Compongo quasi sempre contemporaneamente parole e melodia. Un ritmo si unisce ad un testo e a delle note… e questa musica nuova a volte non mi lascia dormire, non mi lascia in pace finché non l’ho condivisa e affidata a chi la sa fissare in uno spartito.

La musica nasce al ritmo della vita. La luna rossa, per esempio, è nata dalla notizia di una tragedia di migranti in mare, finita fortunatamente bene, con uno stupendo coinvolgimento di un intero paese nell’accoglienza. Il mio migrare è venuta fuori in Turchia, durante un lungo viaggio di notte, al ritmo dei sobbalzi dell’autobus, su strada. La canzone Eucarestia ha visto la luce in una sosta al passo del Brennero, godendo una  brezza leggera davanti alla maestosità delle montagne ed al mistero di un Dio che si fa così piccolo, un pezzo di pane.

In effetti cercando qualche notizia sul nuovo santo, Scalabrini, si trovano, su Youtube, diverse canzoni della Scalabrini Band: puoi raccontarci qualcosa di più di questa band? Come è nata, da chi è composta?

Man mano che nuove missionarie si sono aggiunte alla comunità, la musica si è arricchita e diversificata. Nuovi strumenti – il flauto, la chitarra, le tastiere, le percussioni -, nuove voci e nuove compositrici: missionarie di diverse nazionalità, ognuna con il suo talento musicale, il suo timbro di voce. Un grazie speciale va detto a padre Gabriele Bortolamai, missionario scalabriniano, che ha sempre coltivato e incoraggiato in noi il gusto per la bella musica: la musica è armonia nella diversità, ci diceva aiutandoci a riconoscere in ogni bellezza l’impronta del Creatore.

Così dalla gioia per l’armonia e la bellezza che suscita in noi la musica, cantare e suonare insieme, è nata la Scalabrini Band. Una band itinerante, sparsa per il mondo, che vuole coinvolgere i giovani ed annunciare a tutti la stupenda spiritualità di Scalabrini.

Leggendo il testo di una tua canzone, Scala per Scalabrini, si rimane stupiti per l’uso originale di questa immagine della scala, presente anche nello stemma episcopale del Vescovo Scalabrini. Quale messaggio hai voluto comunicare ai giovani, al mondo di oggi?

La spiritualità di Scalabrini è affascinante ed ha ispirato, fin dall’inizio, la nostra vocazione secolare. Secolarità è una parola a volte un po’ difficile da spiegare, ma leggendo gli scritti di Scalabrini si riesce a capire meglio, se ne coglie il cuore. La scala è come un ponte tra cielo e terra e ci parla dell’umiltà di Dio Padre (humilitas)  che, nel Figlio Gesù, si fa piccolo per raggiungerci in ogni valle del mondo, nei punti più bassi e lontani in cui ci andiamo a nascondere. Dio entra nella storia non con un’azione di potenza ma facendosi piccolo, un bambino inerme. Incarnazione significa proprio questo: se ci apriamo, come una Sposa, veniamo fecondati dallo Spirito Santo, da questo incredibile Amore che scende fino a noi. E diventiamo Suo Corpo, presente in ogni realtà , in ogni ambiente in cui la missione ci invia. Possiamo estendere la Sua presenza nel mondo perchè diventiamo Lui. Ai giovani direi con Scalabrini: Non fermatevi ai desideri piccoli, sognate in grande, desiderate l’amore vero. Il desiderio ci dilata al futuro e possiamo ricevere molto di più di quello che possiamo immaginare. Proprio grazie a questa scala.

Bianca Maisano

Visita la pagina Youtube Scalabrini Band. 

La luna rossa

Il mio migrare